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Channel: Daniele Passeri – FISCOeTASSE.com Blog
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Al via lo sportello fiscale imprese straniere: basterà?

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Il fisco prova ad attrarre capitali stranieri aprendo un canale diretto e unificato per gli adempimenti fiscali. Un passo che comunque non porterà lontano, se non diminuirà anche il peso delle tasse

Un desk dedicato alle imprese estere interessate a investire nel nostro Paese con ‘Destinazione Italia’. L’esigenza, dettata anche dalla legge di Stabilità, è quella di aprirsi alla globalizzazione anche attraverso misure dirette a favorire l’attrazione degli investimenti esteri e a promuovere la competitività delle imprese italiane.

Via dunque a una nuova struttura istituita con un provvedimento del numero uno delle Entrate Attilio Befera, che nasce «con l’obiettivo di potenziare il dialogo con le aziende straniere e offre la possibilità di rivolgersi a un interlocutore unico e diretto per ottenere assistenza sul corretto adempimento degli obblighi fiscali. Con l’istituzione del desk, viene attivata una casella di posta elettronica ad hoc, internationaltaxassistance@agenziaentrate.it, alla quale le imprese potranno inviare i quesiti».

Lo sportello di assistenza punta, insomma, a rafforzare la cooperazione tra investitori stranieri e amministrazione finanziaria. Sarà una guida a supporto delle imprese e nelle intenzioni di via Cristoforo Colombo dovrebbe velocizzare le comunicazioni, risolvere a monte eventuali controversie e indirizzare i contribuenti verso gli strumenti di cooperazione con l’amministrazione già previsti nell’ordinamento, come l’interpello e il ruling internazionale.

Gli strumenti messi in campo all’atto pratico in realtà non sembrano irresistibili: «Il desk risponde per iscritto a quesiti formulati da soggetti esteri interessati a effettuare investimenti in Italia — approfondisce una nota dell’Agenzia —, riguardo le tematiche fiscali collegate ai progetti imprenditoriali da avviare sul territorio nazionale. Alle risposte fornite ai quesiti non si applicano le disposizioni in materia di interpello del contribuente». Limitarsi a rispondere alle email pare un po’ poco, benché sia già qualcosa.

Il nodo cruciale da sciogliere per cominciare a calamitare sul serio in Italia i capitali esteri, tuttavia, è ben altro. Questi accorgimenti burocratici serviranno a poco se non saranno supportati da un cuneo fiscale che sappia diventare più equo, efficiente, leggero.


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