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Channel: Daniele Passeri – FISCOeTASSE.com Blog
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Casa, mercato e industria a picco ma gli incentivi ristrutturazioni piacciono

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Gli incentivi fiscali per ristrutturazioni e riqualificazione energetica degli edifici sembrano l’unica luce per un settore ancora in crisi: in 1 anno imprese artigiane diminuite del 4,3% e occupazione giù del 7,1%

Il mattone vuole riprendersi, ma il questo non passerà agli archivi come l’anno buono. Tra settembre 2012 e settembre 2013, l’occupazione nel settore delle costruzioni è diminuita del 7,1%, con una perdita di 123.000 occupati. Un calo che, sommandosi a quelli registrati dal terzo trimestre 2008, porta ad una diminuzione complessiva di 400.000 occupati nelle costruzioni, pari al -20%.

A rilevare l’impatto della crisi sull’edilizia e ad indicare le possibili strade per attenuare le difficoltà di imprese e lavoratori è un rapporto di Confartigianato. Il saldo è negativo anche per le imprese artigiane dell’edilizia che, da settembre 2012 a settembre 2013, sono calate del 4,3%.

Un dato certo è che i finanziamenti alle imprese di costruzione sono in calo: tra giugno 2012 e settembre 2013 la flessione è stata del 2,8%. Credito più scarso, quindi, ma anche costoso, poiché i tassi di interesse pagati dagli imprenditori del settore si attestano al 7,48%, vale a dire 1 punto in più rispetto alla media di quelli applicati al totale delle imprese.

Contemporaneamente continua la flessione dello stock di mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Da agosto a ottobre, infatti, il grado di ‘generosità’ delle banche — sempre stando a quanto dice Confartigianato — è diminuito dell’1%, mentre nell’area euro è in crescita dello 0,9%. E anche per le famiglie il tasso d’interesse applicato sui mutui per comprare casa è maggiore di 54 punti base rispetto alla media dell’Eurozona: 3,31% a fronte del 2,77%.

«Tutto ciò influisce sulle compravendite immobiliari che a settembre 2013 registrano un calo del 6,6% rispetto all’anno precedente, il settimo calo consecutivo dal primo trimestre 2009. La diminuzione delle compravendite si traduce in un consistente stock di case invendute, pari, nel 2012, al 64,4%».

Tuttavia, secondo gli artigiani associati, «a rischiarare l’orizzonte del settore arrivano però le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni. Qualche luce può accendersi grazie agli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici».

Il rapporto di Confartigianato rivela infatti che, a ottobre 2013, sono 2.316.000 i proprietari di immobili orientati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione nella propria abitazione, e grazie alle misure introdotte dal governo, il loro numero è aumentato del 37,4% (+ 631.000) rispetto a ottobre dello scorso anno.


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